Artopiagallery ha il desiderio di offrire nuovi strumenti per leggere e capire la realtà di oggi, per approfondire questioni globali o individuali, per riflettere su chi siamo e cosa abbiamo vicino, e anche per creare paralleli con diverse dimensioni temporali. Interpretare il rapporto tra spazio e tempo, evidenziando la posta in gioco dell'arte, nel senso più ampio del termine, come soluzioni per trovare l'equilibrio perduto nel caos della vita contemporanea. E da questo intento nasce un programma culturale ampio e interdisciplinare, in cui si dà spazio a nuovi ambiti artistici come cinema, performance, architettura e design.

Artopia apre nel febbraio 2001 con la mostra di Marzia Migliora In Punta di piedi (On tiptoes), a cura di Emanuela de Cecco. La galleria suscita l'attenzione del pubblico e della critica già dall'inizio della sua attività a causa dell'interesse per la scena artistica dei Balcani e del Medio Oriente, proponendo artisti emergenti per la prima volta. I progetti site-specific - tra gli altri, quelli di Adrian Paci, Phil Collins, Maja Bajević e Jelena Tomašević - si sono creati intorno alla natura insolita dei temi dello spazio espositivo come casa, perdita, senso di appartenenza e identità. E poi ad artisti che con i loro occhi e i loro progetti vanno oltre i confini di una zona di comfort, la tradizionale categoria "arte", come Alice Anderson, Zapruder, Julie Béna, Cristian Chironi, Jean-Baptiste Maitre, Elizabeth McAlpine, Johannes Wald, Martinelli Venezia, Dina Danish. La galleria dopo due decenni rilegge nel marzo 2021 la propria storia in I love the gallery - 20th anniversary exhibition, una linea temporale visiva attraverso una serie di opere selezionate dalla collezione della galleria. Coinvolge artisti con cui ha scritto e condiviso la sua ricerca e guarda avanti per continuare a lavorare all'interno di uno spazio nuovo ed eclettico rivolto al futuro, che conferma il ventennale impegno professionale e personale. Questo nuovo ambiente, un ex laboratorio di fine 1800, situato nel cortile dell'edificio che ospita anche l'attuale sede di Artopia, sarà rinnovato nel 2022 con un progetto firmato dallo studio milanese Martinelli Venezia.