28/10/2022 - 30/12/2022
DARIO BREVI Full colour thoughts
DARIO BREVI
Full colour thoughts
La ragazza che siede al centro di un percorso labirintico e punta decisa l’indice verso l’alto ad indicare una probabile via d’uscita è Hope. Questo è il titolo dell’opera che ci invita, in un percorso dialettico, tra le diciotto installazioni realizzate da Dario Brevi per la mostra personale alla galleria Antonella Cattani contemporary art di Bolzano.
I colori squillanti prendono forma e tridimensionalità, definendo i tratti essenziali
di figure e cose che vogliono così chiaramente dichiararsi.
Pittura e scultura si fondono in unico linguaggio per dare vita a opere che si compongono in un sapiente gioco di pieni e di vuoti.
Agli spazi reali si alternano spazi virtuali che concorrono a rendere l’immagine un continuo divenire, mentre i colori si fluidificano sulla parete con l’andamento ondeggiante delle forme plastiche e sinuose, dai contorni tondeggianti in stile Neo-Pop.
Il linguaggio artistico di Dario Brevi (1955, Limbiate MI) si impone negli anni ‘80 quando viene fondato il gruppo dei Nuovi Futuristi, teorizzato dal critico Renato Barilli.
Brevi è tra gli esponenti con Marco Lodola, Gianni Cella e i Plumcake del movimento che contribuirà a segnare il superamento del concettualismo e del minimalismo, dominanti nel decennio precedente.
Raccogliendo l’eredità di Balla e Depero i Nuovi futuristi avvertono forte la necessità di ripensare la società, di ridisegnare le città con il colore, attingendo al lato immaginifico e ludico dell’arte, liberandosi dei canoni, guardando alla velocità della civiltà industriale.
Oggi possiamo affermare che il Futurismo fu in questo senso un Pop ante litteram.
A dare voce al movimento furono le numerose mostre istituzionali, tra le quali:
“Dopo il concettuale” curata da Luciano Caramel a Palazzo delle Albere di Trento, “Nuovo Futurismo” a cura di Renato Barilli, Mart - Casa d’ Arte Futurista Depero di Rovereto.
Il lavoro attuale di Dario Brevi si rivolge alle tematiche enunciate nel suo statement per la mostra Full colour thoughts che inaugura venerdì 28 ottobre, ore 17.00 alla Galleria Antonella Cattani contemporary art : “ Ho realizzato un corpo di opere con l’intenzione di mettere in luce ciò che apparentemente nella vita sembra non contare; la parte spirituale in equilibrio con quella materiale, il pensiero, i sogni, la poesia…insomma le cose che spesso l’umanità dimentica e che sono invece parte integrante del vivere e del fare arte.”
DARIO BREVI
Full colour thoughts
La ragazza che siede al centro di un percorso labirintico e punta decisa l’indice verso l’alto ad indicare una probabile via d’uscita è Hope. Questo è il titolo dell’opera che ci invita, in un percorso dialettico, tra le diciotto installazioni realizzate da Dario Brevi per la mostra personale alla galleria Antonella Cattani contemporary art di Bolzano.
I colori squillanti prendono forma e tridimensionalità, definendo i tratti essenziali
di figure e cose che vogliono così chiaramente dichiararsi.
Pittura e scultura si fondono in unico linguaggio per dare vita a opere che si compongono in un sapiente gioco di pieni e di vuoti.
Agli spazi reali si alternano spazi virtuali che concorrono a rendere l’immagine un continuo divenire, mentre i colori si fluidificano sulla parete con l’andamento ondeggiante delle forme plastiche e sinuose, dai contorni tondeggianti in stile Neo-Pop.
Il linguaggio artistico di Dario Brevi (1955, Limbiate MI) si impone negli anni ‘80 quando viene fondato il gruppo dei Nuovi Futuristi, teorizzato dal critico Renato Barilli.
Brevi è tra gli esponenti con Marco Lodola, Gianni Cella e i Plumcake del movimento che contribuirà a segnare il superamento del concettualismo e del minimalismo, dominanti nel decennio precedente.
Raccogliendo l’eredità di Balla e Depero i Nuovi futuristi avvertono forte la necessità di ripensare la società, di ridisegnare le città con il colore, attingendo al lato immaginifico e ludico dell’arte, liberandosi dei canoni, guardando alla velocità della civiltà industriale.
Oggi possiamo affermare che il Futurismo fu in questo senso un Pop ante litteram.
A dare voce al movimento furono le numerose mostre istituzionali, tra le quali:
“Dopo il concettuale” curata da Luciano Caramel a Palazzo delle Albere di Trento, “Nuovo Futurismo” a cura di Renato Barilli, Mart - Casa d’ Arte Futurista Depero di Rovereto.
Il lavoro attuale di Dario Brevi si rivolge alle tematiche enunciate nel suo statement per la mostra Full colour thoughts che inaugura venerdì 28 ottobre, ore 17.00 alla Galleria Antonella Cattani contemporary art : “ Ho realizzato un corpo di opere con l’intenzione di mettere in luce ciò che apparentemente nella vita sembra non contare; la parte spirituale in equilibrio con quella materiale, il pensiero, i sogni, la poesia…insomma le cose che spesso l’umanità dimentica e che sono invece parte integrante del vivere e del fare arte.”
DARIO BREVI
Full colour thoughts
La ragazza che siede al centro di un percorso labirintico e punta decisa l’indice verso l’alto ad indicare una probabile via d’uscita è Hope. Questo è il titolo dell’opera che ci invita, in un percorso dialettico, tra le diciotto installazioni realizzate da Dario Brevi per la mostra personale alla galleria Antonella Cattani contemporary art di Bolzano.
I colori squillanti prendono forma e tridimensionalità, definendo i tratti essenziali
di figure e cose che vogliono così chiaramente dichiararsi.
Pittura e scultura si fondono in unico linguaggio per dare vita a opere che si compongono in un sapiente gioco di pieni e di vuoti.
Agli spazi reali si alternano spazi virtuali che concorrono a rendere l’immagine un continuo divenire, mentre i colori si fluidificano sulla parete con l’andamento ondeggiante delle forme plastiche e sinuose, dai contorni tondeggianti in stile Neo-Pop.
Il linguaggio artistico di Dario Brevi (1955, Limbiate MI) si impone negli anni ‘80 quando viene fondato il gruppo dei Nuovi Futuristi, teorizzato dal critico Renato Barilli.
Brevi è tra gli esponenti con Marco Lodola, Gianni Cella e i Plumcake del movimento che contribuirà a segnare il superamento del concettualismo e del minimalismo, dominanti nel decennio precedente.
Raccogliendo l’eredità di Balla e Depero i Nuovi futuristi avvertono forte la necessità di ripensare la società, di ridisegnare le città con il colore, attingendo al lato immaginifico e ludico dell’arte, liberandosi dei canoni, guardando alla velocità della civiltà industriale.
Oggi possiamo affermare che il Futurismo fu in questo senso un Pop ante litteram.
A dare voce al movimento furono le numerose mostre istituzionali, tra le quali:
“Dopo il concettuale” curata da Luciano Caramel a Palazzo delle Albere di Trento, “Nuovo Futurismo” a cura di Renato Barilli, Mart - Casa d’ Arte Futurista Depero di Rovereto.
Il lavoro attuale di Dario Brevi si rivolge alle tematiche enunciate nel suo statement per la mostra Full colour thoughts che inaugura venerdì 28 ottobre, ore 17.00 alla Galleria Antonella Cattani contemporary art : “ Ho realizzato un corpo di opere con l’intenzione di mettere in luce ciò che apparentemente nella vita sembra non contare; la parte spirituale in equilibrio con quella materiale, il pensiero, i sogni, la poesia…insomma le cose che spesso l’umanità dimentica e che sono invece parte integrante del vivere e del fare arte.”
DARIO BREVI
Full colour thoughts
La ragazza che siede al centro di un percorso labirintico e punta decisa l’indice verso l’alto ad indicare una probabile via d’uscita è Hope. Questo è il titolo dell’opera che ci invita, in un percorso dialettico, tra le diciotto installazioni realizzate da Dario Brevi per la mostra personale alla galleria Antonella Cattani contemporary art di Bolzano.
I colori squillanti prendono forma e tridimensionalità, definendo i tratti essenziali
di figure e cose che vogliono così chiaramente dichiararsi.
Pittura e scultura si fondono in unico linguaggio per dare vita a opere che si compongono in un sapiente gioco di pieni e di vuoti.
Agli spazi reali si alternano spazi virtuali che concorrono a rendere l’immagine un continuo divenire, mentre i colori si fluidificano sulla parete con l’andamento ondeggiante delle forme plastiche e sinuose, dai contorni tondeggianti in stile Neo-Pop.
Il linguaggio artistico di Dario Brevi (1955, Limbiate MI) si impone negli anni ‘80 quando viene fondato il gruppo dei Nuovi Futuristi, teorizzato dal critico Renato Barilli.
Brevi è tra gli esponenti con Marco Lodola, Gianni Cella e i Plumcake del movimento che contribuirà a segnare il superamento del concettualismo e del minimalismo, dominanti nel decennio precedente.
Raccogliendo l’eredità di Balla e Depero i Nuovi futuristi avvertono forte la necessità di ripensare la società, di ridisegnare le città con il colore, attingendo al lato immaginifico e ludico dell’arte, liberandosi dei canoni, guardando alla velocità della civiltà industriale.
Oggi possiamo affermare che il Futurismo fu in questo senso un Pop ante litteram.
A dare voce al movimento furono le numerose mostre istituzionali, tra le quali:
“Dopo il concettuale” curata da Luciano Caramel a Palazzo delle Albere di Trento, “Nuovo Futurismo” a cura di Renato Barilli, Mart - Casa d’ Arte Futurista Depero di Rovereto.
Il lavoro attuale di Dario Brevi si rivolge alle tematiche enunciate nel suo statement per la mostra Full colour thoughts che inaugura venerdì 28 ottobre, ore 17.00 alla Galleria Antonella Cattani contemporary art : “ Ho realizzato un corpo di opere con l’intenzione di mettere in luce ciò che apparentemente nella vita sembra non contare; la parte spirituale in equilibrio con quella materiale, il pensiero, i sogni, la poesia…insomma le cose che spesso l’umanità dimentica e che sono invece parte integrante del vivere e del fare arte.”
DARIO BREVI
Full colour thoughts
La ragazza che siede al centro di un percorso labirintico e punta decisa l’indice verso l’alto ad indicare una probabile via d’uscita è Hope. Questo è il titolo dell’opera che ci invita, in un percorso dialettico, tra le diciotto installazioni realizzate da Dario Brevi per la mostra personale alla galleria Antonella Cattani contemporary art di Bolzano.
I colori squillanti prendono forma e tridimensionalità, definendo i tratti essenziali
di figure e cose che vogliono così chiaramente dichiararsi.
Pittura e scultura si fondono in unico linguaggio per dare vita a opere che si compongono in un sapiente gioco di pieni e di vuoti.
Agli spazi reali si alternano spazi virtuali che concorrono a rendere l’immagine un continuo divenire, mentre i colori si fluidificano sulla parete con l’andamento ondeggiante delle forme plastiche e sinuose, dai contorni tondeggianti in stile Neo-Pop.
Il linguaggio artistico di Dario Brevi (1955, Limbiate MI) si impone negli anni ‘80 quando viene fondato il gruppo dei Nuovi Futuristi, teorizzato dal critico Renato Barilli.
Brevi è tra gli esponenti con Marco Lodola, Gianni Cella e i Plumcake del movimento che contribuirà a segnare il superamento del concettualismo e del minimalismo, dominanti nel decennio precedente.
Raccogliendo l’eredità di Balla e Depero i Nuovi futuristi avvertono forte la necessità di ripensare la società, di ridisegnare le città con il colore, attingendo al lato immaginifico e ludico dell’arte, liberandosi dei canoni, guardando alla velocità della civiltà industriale.
Oggi possiamo affermare che il Futurismo fu in questo senso un Pop ante litteram.
A dare voce al movimento furono le numerose mostre istituzionali, tra le quali:
“Dopo il concettuale” curata da Luciano Caramel a Palazzo delle Albere di Trento, “Nuovo Futurismo” a cura di Renato Barilli, Mart - Casa d’ Arte Futurista Depero di Rovereto.
Il lavoro attuale di Dario Brevi si rivolge alle tematiche enunciate nel suo statement per la mostra Full colour thoughts che inaugura venerdì 28 ottobre, ore 17.00 alla Galleria Antonella Cattani contemporary art : “ Ho realizzato un corpo di opere con l’intenzione di mettere in luce ciò che apparentemente nella vita sembra non contare; la parte spirituale in equilibrio con quella materiale, il pensiero, i sogni, la poesia…insomma le cose che spesso l’umanità dimentica e che sono invece parte integrante del vivere e del fare arte.”
DARIO BREVI
Full colour thoughts
La ragazza che siede al centro di un percorso labirintico e punta decisa l’indice verso l’alto ad indicare una probabile via d’uscita è Hope. Questo è il titolo dell’opera che ci invita, in un percorso dialettico, tra le diciotto installazioni realizzate da Dario Brevi per la mostra personale alla galleria Antonella Cattani contemporary art di Bolzano.
I colori squillanti prendono forma e tridimensionalità, definendo i tratti essenziali
di figure e cose che vogliono così chiaramente dichiararsi.
Pittura e scultura si fondono in unico linguaggio per dare vita a opere che si compongono in un sapiente gioco di pieni e di vuoti.
Agli spazi reali si alternano spazi virtuali che concorrono a rendere l’immagine un continuo divenire, mentre i colori si fluidificano sulla parete con l’andamento ondeggiante delle forme plastiche e sinuose, dai contorni tondeggianti in stile Neo-Pop.
Il linguaggio artistico di Dario Brevi (1955, Limbiate MI) si impone negli anni ‘80 quando viene fondato il gruppo dei Nuovi Futuristi, teorizzato dal critico Renato Barilli.