17/05/2023 - 16/06/2023
Mediterraneo
Neva Bergemann - La bellezza discreta del Mediterraneo in mostra da Arte in Salotto.
Dal 17 maggio al 16 giugno 2023, la galleria d’arte figurativa Arte in Salotto ospita nel proprio salotto in
Brera la prima personale in Italia di Neva Bergemann, artista statunitense che ha deciso di fare del
Mediterraneo la propria casa.
Affascinata dai panorami della Grecia, sua terra d'adozione, l'artista è ispirata da un elemento profondamente radicato nella cultura mediterranea: l’ulivo. Questo albero racchiude in sé l'impressione visiva e l’accezione simbolica: le sue forme, dettate da forti venti o lacerate da severi tagli, sono il prodotto della civiltà del nostro passato, i cui echi risuonano ancora nelle nostre coscienze. Apparso nei miti, nelle raffigurazioni e nelle tradizioni del Mediterraneo, l'olivo è da sempre un simbolo perpetuo di prosperità, fertilità e pace.
La mostra si compone di una ventina di disegni eseguiti con grafite annerita contrapposta ad un generoso
sfondo bianco privo di elementi che permettano di contestualizzarlo geograficamente. Sottolineando una
natura vigorosa e resiliente, gli ulivi si ergono stoici e forti sulla carta, eppure intrisi di grazia e vitalità,
nutriti come sono da aria, terra e sole. Sebbene solitari in apparenza, un senso di comunità tra loro emerge quando vengono mostrati insieme.
Neva Bergemann (1968, Milwaukee) risiede in Grecia, dove è istruttrice principale per il dipartimento di
arti visive presso l'Hellenic International Studies in the Arts (HISA) dal 2010. L’artista ha inoltre fondato
Artists on the Move, un programma che combina le arti visive - lavorando con una varietà di media, sia en
plein air che in studio - con un'esplorazione delle ricche tradizioni espresse nell'architettura, nel paesaggio e nella vita culturale delle isole greche.
Lo scorso aprile con “Alberi in città” Arte in Salotto aveva posto l’attenzione sull’importanza dell’elemento
naturale all'interno della propria casa; la sensibilità di Bergemann si inserisce in questa dialettica esplorando l’intima connessione fra uomo, natura e civiltà. La mano dell’artista si perde nella raffigurazione dell’elemento naturale, riportando premurosamente i segni del tempo che lo hanno forgiato, dai grovigli di rami simili a braccia a foglie vive e frutti immacolati.