Rolando Anselmi è lieto di annunciare Ancora su Villa Adriana, la prima mostra personale di Luca Vitone negli spazi della galleria di Roma. L’auto-rappresentazione dei luoghi, emblemi di cultura, eventi storici e caratteristiche morfologiche, è centrale all’interno della pratica artistica di Luca Vitone. L’intento di ritrarre uno spazio sulla tela pittorica è unito alla specifica ricerca delle caratteristiche ambientali che costituiscono i ‘luoghi del potere’.

La serie di monocromi allestita sui due piani della galleria deve il suo nome al concettuale auto-ritrarsi delle rovine tiburtine sulle tele che, esposte agli agenti atmosferici di determinati spazi della Villa, non solo si fanno lenti di osservazione del luogo, ma anche catalogatrici della sua naturale conformazione. Gli agenti atmosferici diventano così testimoni della dimensione privata della Villa, quale dimora dell’Imperatore e, al contempo, allegoria del suo potere.

Lo studio sulla complessa stratigrafia culturale e geografica del luogo si snoda anche attraverso I Capricci, incisioni di Giambattista Piranesi su cui Vitone interviene tracciando a inchiostro note musicali che emergono dalle rovine. Il movimento delle note testimonia il legame della residenza imperiale con la cultura e la musica e diviene immagine metaforica di una memoria culturale che proviene dalle radici della terra.