10/10/2020 - 21/11/2020
Sissa Micheli e Jürgen Klauke - Scenography of Existence
Con le opere di Sissa Micheli e Jürgen Klauke la Galleria Alessandro Casciaro presenta un’ispirante dialogo di due straordinarie posizioni artistiche contemporanee. Micheli, artista sudtirolese di reputazione internazionale, ha voluto Klauke come interlocutore per questa esposizione; l’opera di quest’ultimo, che ha partecipato alla Documenta, è oggi parte integrante del mondo dell’arte tedesco. Entrambi gli artisti prediligono come mezzi espressivi la fotografia e il film, ma anche per quanto riguarda il contenuto si possono scoprire una serie di punti di contatto: la messa in scena e l’estetizzazione dell’esistenza umana e della sua identità, il gioco con la presenza e l’assenza, con la materialità e la sensualità, il gusto per cose e situazioni stravaganti e surreali, misteriose e spiritose.
Con le sue svariate fotografie, i video e gli oggetti Sissa Micheli analizza criticamente cose e situazioni quotidiane e note, aprendo nuove prospettive e modi di vedere. La superficie dell’immagine spesso rimanda a qualcos’altro, che sta dietro, a una storia nascosta che può essere solo intuita, un enigma che può essere svelato solo limitatamente. Con curiosità e spirito indagatore si avvicina ai suoi campi di ricerca e crea un microcosmo sensuale ed enigmatico che oscilla tra realtà e finzione, passato, presente e futuro.
A partire dagli anni 1970 Jürgen Klauke, con fotografie, disegni, filmati e performance si occupa del corpo umano e della sua identità sessuale. Egli mette radicalmente in discussione i tradizionali ruoli dei sessi, analizza le loro convenzioni e costruzioni sociali. In ambientazioni dall’effetto teatrale decostruisce le tipologie sessuali e le loro ripercussioni sull’identità e il soggetto, usando spesso il proprio corpo come sostituto e superficie di proiezione per ruoli e identità multiple e servendosi anche di modelli.
La fotografia è uno strumento per interrogare sé stessi e il mondo. I lavori sono incentrati sull’estetizzazione dell’esistenziale, sulle carenze dell’esistenza e sulle condizioni della vita, sulla struttura del mondo, della società e dei nessi intimi – per Klauke costanti che ci accompagnano, a prescindere da quanto possa cambiare il mondo. E non si stanca di creare continuamente immagini nuove per ciò che rimane sempre uguale. Esse devono, sottolinea l’artista, provocare in chi osserva una crisi di coscienza che può portare a un approfondimento della percezione e a un modo diverso di guardare il mondo.