28/10/2023 - 15/01/2024
A cosmos beneath the nail
La Galleria Tiziana Di Caro ospita la quarta mostra nei suoi spazi di Maxime Rossi (Parigi, 1980), intitolata A cosmos beneath the nail, che inaugura sabato 28 ottobre 2023 dalle ore 19:00 alle 21:30.
L'attitudine a lavorare sullo spazio e la conseguente alterazione della percezione ha caratterizzato tutti i progetti che Rossi ha realizzato fino ad ora.
La mostra include una serie di nuove opere scultoree inedite, delle installazioni, e una serie di serigrafie.
Le sculture che saranno esposte nello spazio della galleria nascono dalla scoperta di un set di stampi maschio- femmina che un tempo erano utilizzati nella produzione di parti meccaniche. Rossi presenta una collezione di trentatré oggetti interconnessi, ognuno rivestito da una superficie vibrante costituita da fogli di alluminio. Mentre alcuni di questi oggetti mostrano forme familiari, la storia della loro produzione, come l'ormai defunta fonderia alla quale appartenevano, è svanita. La loro funzione originale rimane enigmatica, quasi come una presenza virtuale. Assomigliano a grandi giocattoli di legno, evocando planetari meccanici, balletti futuristi o cerchi nel grano. Questa serie di sculture consiste di elementi che possiedono la geometria dei solidi, eppure sono allo stesso tempo inquietanti grazie alla patina sentimentale satinata di tinte rosa, giallo, magenta, viola, verde, blu, rosso, nero, che evocano un senso di connessione nostalgica con le finiture feticiste a base di petrolio. L’utilizzo dell’alluminio che ricoprire le opere solleva domande riguardo le tensioni energetiche che caratterizzano la nostra epoca.
La distribuzione di questi elementi entro certe sezioni della mostra può essere percepita in due modi distinti. Di giorno, si possono ammirare le sculture come reminiscenze di corpi celesti quali soli, lune, e costellazioni multiformi nella loro più brillante, colorata materialità. Dal tramonto, alcuni di questi elementi sono illuminati con luce nera e mostrano un cambio di prospettiva, giustapponendo i sentimenti primari all’esplorazione sensoriale dello spazio che circonda i nostri corpi.
Un gruppo di opere sarà organizzato e interconnesso usando stringhe fluorescenti, formando composizioni che possono essere viste come manifestazioni quadridimensionali delle loro forme solide di base.
Attraverso questa operazione di “collage trasparente”, Rossi trasforma l’interazione tra lo spettatore e lo spazio in un campo visivo espandibile e volatile, dove la forma e la sostanza delle sculture si dissolve gradualmente.
Tre serigrafie reattive ai raggi UV saranno inoltre energizzate dalle luci nere, emettendo uno strano splendore. Ognuna di loro inquadra l’evoluzione dell’Orchidea Fantasma, una pianta albina, che al fine di evitare la luce del sole è in perpetua evoluzione. Maxime Rossi ha preso inspirazione dalle descrizioni evocative create da Vladimir Nabokov per la copertina del suo romanzo “Ada.” L’interpretazione di Rossi sfida la semplice categorizzazione di rappresentazione naturalistica. Queste stampe si addentrano nella metamorfosi eterogenea della pianta, un clone che va dalla sua manifestazione fisica al suo rendering digitale solarizzato, risuonando con la dialettica delle matrici, sia positiva che negativa, trovata nelle sculture.
La pratica di Maxime Rossi è camaleontica e sovversiva, mentre continua a creare esperienze inaspettate che coinvolgono lo spettatore singolo e allo stesso tempo la comunità, in un cambio perpetuo di prospettive.
Galleria Tiziana Di Caro hosts the fourth exhibition in its spaces by Maxime Rossi (Paris, 1980), entitled A cosmos beneath the nail, which opens on Saturday 28 October 2023 from 7pm to 9.30pm.
The aptitude to work on the space and the consequent alteration of perception has characterized all the projects that Rossi has created up to now.
The exhibition includes a series of new, previously unseen sculptural works, installations, and a series of silkscreens.
The sculptures to be exhibited in the gallery space arise from the discovery of a set of male and female molds that were once used in the production of mechanical parts. Rossi presents a collection of thirty-three interconnected objects, each adorned with a vibrant aluminum hair foil surface. While some of these objects bear familiar shapes, the story of their production, such as the now-defunct iron foundry to which they belonged, has faded. Their original purpose remains enigmatic, almost like a virtual presence. They resemble enlarged wooden toys, evoking a mechanical planetarium, futurista ballets, or crop circles. This series of sculptures consists of elements that possess the geometry of solids, yet they are simultaneously unsettling due to their satin sentimental patina in shades of pink champagne, golden hour yellow, man eater magenta, purple stars, neon green, badass and badelicious blue, strawberry red or back in black, all of which harken back to their original colors and evoke a sense of nostalgic connection to petroleum-based fetish finish. The introduction of aluminum used for surfacing the artworks, also raises questions regarding the energetic tensions that shape our epoch.
The distribution of these elements within certain sections of the exhibition can be perceived in two distinct manners. In the daytime, you can witness the sculptures, reminiscent of celestial bodies such as suns, moons, and multifaceted constellations, in their most bright, coloured materiality. From dusk, some of these elements glow up under black lights and bear witness to a shift in perspective, juxtaposing primary feeling to the sensory exploration of the surrounding space by our bodies.
A group of works will be arranged and interconnected using fluorescent strings, forming compositions that can be seen as four-dimensional manifestations of their basic solid shapes. Through this 'transparent collage' operation, Rossi transforms the interaction between the viewer and the space into an an expandable and volatile visual field, where the form and substance of the sculptures gradually dissolve.
Three UV-reactive silkscreen prints will also be energized by the black lights, emitting a strange radiance. Each of them frames the evolution of Phantom Orchid, an albino plant in perpetual evolution to avoid the sun. Maxime Rossi drew inspiration from the imaginative descriptions created by Vladimir Nabokov for the cover of his novel, "Ada." However, Rossi's interpretation defies simple categorization as a naturalistic representation. These prints delve into the heterogeneous metamorphosis of the plant, a clone spanning from its physical manifestation to its digital solarization rendering, resonating with the dialectic of matrices, both positive and negative, found in the sculptures.
Maxime Rossi's practice has been definitively chameleonic and subversive, as he continues to create unexpected experiences that involve both the individual spectator and the community at the same time, in a shift of perspectives.