09/06/2016 - 08/07/2016
Claudio Costa “Strumenti sulle tracce dell’essere” Genova, Solo Show
ll progetto espositivo, concepito e realizzato in stretta collaborazione con gli Eredi dell' Artista si concentra su un rappresentativo numero di lavori che spaziano da tematiche antropologiche fino a toccare l'aspetto magico alchemico.
Nell'estate del 1977, Claudio Costa viene invitato dall'illustre storico e critico d'arte Gunter Metken a partecipare all'esposizione di “ Documenta 6 “ a Kassel nella sezione dedicata all' “ Archeologia dell'umano “. L'Artistaespone l'opera “ Antropologia riseppellita “ che si compone di sei casse di legno intonacate di fango e riempite con utensili agricoli e corredate di immagini di grotte, caverne e case coloniche abbandonate, come a suggerire un seppellimento atto a una futura riscoperta. In questi lavori Costa,con sensibilità preveggente, unisce il mondo umano agricolo alla grande civilizzazione urbana e ne sottolinea il rischio ecologico immanente. Avverte l'Uomo a non abbandonare il suo stato antropologico, il suo proprio spazio all'interno e in presenza della Natura. Riporta l'Arte in quanto atto intellettuale creativo, a dichiarare il sentire ancestrale dell'umanità in modo strutturato, e espone così le condizioni ontologiche, gnoseologiche e psico-fisiologiche che sono all'origine del sentire universalmente umano e del sentire personale.
L'oggetto ready made di Duchamp, reso neutro e afunzionale dalla sua esposizione, viene ricontestualizzato nell'opera di Costa attraverso la sua ricostruzione, il suo tracciato storico e la sua immagine fotografica, ma soprattutto, attraverso la presenza impressa nella terra, che mostra sia all'artista che al visitatore la sua reale dimensione.