15/09/2021 - 18/12/2021
Nathalie Djurberg & Hans Berg - The Soft Spot
Nathalie Djurberg & Hans Berg
The Soft Spot
16 settembre – 18 dicembre 2021
martedì – sabato; 11-19
Gió Marconi è lieto di annunciare The Soft Spot, la quarta personale di Nathalie Djurberg e Hans Berg in galleria.
Attraverso video in stop-motion, suoni, sculture e installazioni su larga scala, Djurberg & Berg creano storie che indagano temi quali sessualità, lussuria, sottomissione, paura, perdita, gelosia, sfruttamento e avidità. Gli artisti sviluppano una narrazione che è allo stesso tempo comica e seducente, erotica e violenta e che spesso allude all'assurdo. Le loro opere surreali e cariche psicologicamente hanno sempre a che fare con desideri umani e animaleschi.
Gli artisti, che collaborano da più di dieci anni, lavorano in modo completamente intuitivo, ciascuno con il proprio mezzo, senza una sceneggiatura scritta, uno storyboard o una trama predeterminata. Djurberg ha sviluppato uno stile distintivo di cinema in cui produce ambienti elaborati e pupazzi di argilla, plastilina, filo di ferro e foam. Il musicista e compositore Berg si occupa della musica, produce il suono atmosferico e aggiunge musica ipnotica alle animazioni di Djurberg. La combinazione di mondi pittorici suggestivi, scultura e suono è il marchio di fabbrica del duo svedese.
All’ingresso della galleria è visibile il video più recente di Djurberg & Berg, The Soft Spot. La sala si trasforma in un giardino incantato drammaticamente illuminato, un portagioie colorato abitato da una variopinta varietà di sculture floreali.
Il video è incentrato su tattilità e sensualità - temi che Djurberg & Berg hanno già affrontato in lavori precedenti. I personaggi di The Soft Spot sono un tricheco giocoso che custodisce e protegge languidamente un diamante scintillante, un uomo multi-braccia in cerca di questa pietra preziosa, che sta provando a superare in astuzia l'animale, una donna dai capelli rossi che accarezza il suo corpo nudo e la ricorrente mano dell'artista che impasta. Tutte queste scene sensuali ed estremamente palpabili culminano nella scoperta, da parte dell'uomo avido, di una perla lucente. Nel video, un mondo femminile sensuale, protettivo e premuroso viene giustapposto alla sua controparte maschile, invadente e aggressiva.
Il video esplora anche il significato delle sculture floreali e ciò che rappresentano - qualcosa di ricercato e prezioso che ha bisogno di protezione.
Questo lavoro, tuttavia, sembra anche suggerire che l'avidità e i comportamenti aggressivi e grintosi alla fine ripagano, in una forma o nell'altra.
Lo scorso anno, Djurberg & Berg hanno lavorato a una nuova serie di sculture floreali da parete e da pavimento, anch'essa intitolata The Soft Spot. I fiori sono stati un motivo ricorrente nel loro lavoro. Fin dalla loro ampia installazione alla Biennale di Venezia del 2009, per la quale avevano ricevuto il Leone d'Argento come migliori artisti emergenti, il duo si è interessato ai fiori e alle loro numerose connotazioni. Il selvaggio giardino segreto della Biennale che sembrava un mondo sotterraneo floreale ne è stata la prima prova. Nel corso degli anni, gli artisti hanno continuato a ritornare sul tema dei fiori, incuriositi dal linguaggio che questi possono esprimere: un giglio la purezza, una viola la modestia, un narciso la rinascita e un nuovo inizio o una rosa rossa l’amore e il romanticismo ecc. Anche il fatto che, in passato, i fiori venivano usati per comunicare di nascosto quando la comunicazione reale era proibita o impossibile. Tutti questi substrati del significato di un fiore, e non da ultimo la loro bellezza e delicatezza, hanno sempre affascinato Djurberg & Berg.
Questo nuovo corpus di opere ha un aspetto completamente diverso da qualsiasi delle precedenti sculture floreali. Il nuovo lavoro è partito in maniera organica, con un vero tronco d'albero con piccoli funghi e fiori. Da questo primo tronco è scaturito un gruppo di altre sculture da pavimento e da parete.
Nel 2022 il Musée d’Art Contemporain di Lione ospiterà una personale di Djurberg & Berg.
Tra le importanti mostre personali: Fondazione Prada, Shanghai (2021); Baltimore Museum of Art, Baltimora (2019); Schirn Kunsthalle, Francoforte (2019); Moderna Museet, Stoccolma (2018); Stavanger Art Museum, Stavanger (2017); Minsheng Art Museum, Shanghai
(2016); ARoS Kunstmuseum, Aarhus (2015); Garage Center for Contemporary Culture, Mosca (2013); Walker Art Center, Minneapolis (2012); New Museum, New York (2012); Camden Arts Centre, Londra (2011); Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam (2011); Wexner Center for the Arts, Columbus (2011); Hammer Museum, Los Angeles (2008); Fondazione Prada, Milano (2008); Kunsthalle Winterthur, Winterthur (2007).
Il lavoro di Djurberg e Berg è stato presentato in mostre collettive al Louisiana Museum of Modern Art, Humblebæk; Fundação Serralves, Porto; Pinakothek der Moderne, Monaco; Stoschek Collection, Düsseldorf; Martin Gropius Bau, Berlino; Kunsthaus Zurich, Zurigo; Palais de Tokyo, Parigi; Albright-Knox Art Gallery, Buffalo.
Le loro opere sono, tra le altre, nelle collezioni di: Museum of Modern Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York;
Walker Art Center, Minneapolis; The Baltimore Museum of Art, Baltimora;
Hammer Museum, Los Angeles;
Malmö Konstmuseum, Malmö; Moderna Museet, Stoccolma;
Sprengel Museum, Hannover;
Goetz Collection, Monaco; Julia Stoschek Collection, Düsseldorf;
Weserburg Museum of Modern Art, Brema;
Kunsthaus Zürich, Zurigo; GAM, Torino; Fondazione Prada, Milano.