15/03/2023 - 15/05/2023
Andreas Zampella "Dove nascono gli uccelli"
Andreas Zampella è un pittore ma non è un pittore, è uno scultore ma non è uno scultore, è un disegnatore ma non è un disegnatore, è un performer ma non è un performer.
Andreas Zampella è tutto questo e molto di più.
Le sue mostre sono, infatti, concepite come delle vere e proprie esperienze in cui immergersi, delle rappresentazioni di cui lui è ideatore e regista.
Per la sua prima personale da Nashira Gallery, l’artista ha deciso di usare lo spazio nella sua interezza e di far dialogare tra loro opere pittoriche e opere scultoree. Uno scambio di energie e forze in cui il visitatore diventa parte attiva sia con lo sguardo che con azioni che gli permetteranno di poter apprezzare al meglio quadri come Fiamma seduta, in cui letteralmente una piccola fiammella seduta su un bordo del tavolo sembra in attesa di qualcosa. Chissà di cosa. Forse di crescere e divorare l’intera casa? O forse di spegnersi? Ma di sicuro è una rappresentazione poetica perfetta dell’essere umano e della vita.
Le nature morte sono un soggetto classico della pittura e in particolare della pittura italiana, a partire dagli strumenti musicali del Seicento di Evaristo Baschenis fino all’unico che forse è riuscito a rendere immortali delle semplici bottiglie e dei vasi come Giorgio Morandi. Fino ad ora però nessuno era mai giunto a rappresentare degli oggetti in fiamma sopra un frigorifero come Zampella in Natura morta su frigorifero, un’immagine potente e che potrebbe ricordare molti momenti drammatici della storia contemporanea, dall’attacco alle torri gemelle di New York ai più attuali bombardamenti in Ucraina.
Una delle cose più belle è sicuramente la pennica domenicale post pranzo, il vero riposo dopo una settimana lavorativa a ritmo serrato. E se il divano dovesse andare in fiamme, sarebbe pur sempre piacevole? Se poi lo facesse solo a un determinato orario cosa significherebbe? Sul divano alle 17.00, un’altra delle opere esposte.
Il primo piano di una gola diviene Dove nascono gli uccelli, il luogo in cui si generano i suoni e le parole che possono far nascere mondi, le narrazioni che possono farci sognare e volare con la fantasia nella mente dell’artista si annidano tutte lì. Il luogo primordiale che dà il titolo a questa sua mostra.
Opere in cui ambienti domestici e oggetti di uso quotidiano si animano compiendo azioni surreali e inaspettate, ponendo l’attenzione sulla quotidianità di ciascuno di noi, sulle sue difficoltà e bellezze.
Peculiarità dei lavori in mostra è di essere dipinti direttamente con terra, argilla e crete di differenti colori, di cui rende lucide alcune parti grazie ad un uso mirato dell’olio. Un amore per l’argilla che l’artista palesa in Argilla del mio cuor.
Composizione su due treppiedi detta il ritmo di visione della mostra, una scultura che interagisce con tutte le altre.
In ognuno di noi si annidano degli uccelli, dei pensieri.
Ogni tanto si incontra qualcuno che riesce a dargli vita.
Noi abbiamo incontrato Andreas Zampella e vogliamo presentarvelo.