23/09/2023 - 04/11/2023

Beastly Arboretum

P420 è lieta di presentare la prima mostra personale in Italia dell’artista tedesca Monika Stricker (Düsseldorf, 1978, vive e lavora a Bruxelles).


 


In Beastly Arboretum l’artista presenta opere di pittura e scultura appositamente realizzate per l’occasione.


 


I dipinti di Monika Stricker hanno una vocazione classica ma la sua pittura restituisce spesso un senso di provvisorietà e i suoi soggetti inaspettati non lasciano mai indifferenti.


Dopo alcuni anni in cui l’artista si è dedicata a dipingere uomini senza volto a gambe aperte che esibiscono in primo piano la propria anatomia privata del pene, un’identità mutilata, perché privata di ciò che identifica il potere del maschio nella società patriarcale, con questa mostra Monika Stricker affronta nuovi soggetti, tutti originati, come racconta l’artista stessa, dal rapporto con le sue ansie, ma anche dalla fascinazione verso gli stessi. Figure indefinite che perdono ogni riferimento, primati nell’atto di allattare, cani, piedi, i nuovi soggetti della Stricker sono un pretesto per parlare di relazioni intime, della condizione esistenziale dell’essere umano. Faccio arte per dare agli altri i miei problemi” recita una nota citazione attribuita a Mike Kelley e che si adatta anche al lavoro di Monika Stricker.


 


Nelle ceramiche smaltate il registro sembra cambiare e l’artista insiste sull’evocazione dell’inguine maschile, tema ricorrente nella sua produzione, con un accentuato polimorfismo e smaltature dai colori innaturali.


 


E forse il senso di tutto ciò lo coglie bene Marta Papini nel testo critico che accompagna la mostra, notando che “qualunque soggetto l’artista rappresenti, che si tratti di uomini nudi, cani o primati, le opere di Stricker ci mettono di fronte a una sfrontata vulnerabilità. Al loro cospetto siamo fuori dalla nostra comfort zone, siamo voyeur imbarazzati, testimoni di relazioni intime, di sottomissione e interdipendenza”.

P420