02/10/2021 - 08/01/2022

JOSEP MAYNOU - "SELF BAZAR" UNA | Piacenza

UNA è lieta di annunciare Self Bazar, prima mostra personale in Italia di Josep Maynou(*1980, Barcellona).

 

Snodandosi tra pratica performativa e utilizzo di oggetti quotidiani, Maynou propone una forma di narrazione contemporanea, una visione immaginaria della vita di ogni giorno raccontata attraverso l'ironia dei suoi oggetti. Come un diario, questi elementi raccontano la storia di un momento specifco, costituendo il riferimento storico e contenutistico dell'aspetto performativo della pratica dell'artista.

Qualsiasi oggetto di uso quotidiano può diventare la base per le opere di Maynou: un tavolo, una sedia, un pannello di legno, bottiglie di vetro o piatti di ceramica. Dipinte a mano, le opere della serie Gallerists' Favourites si presentano come i piatti più conosciuti della tradizione italiana e, ancor di più, quelli preferiti dalle galleriste di UNA. Nella serie Chocolate Diaries Josep afronta con spirito ironico la mancanza di materiali di lavoro durante il lockdown del 2020 utilizzando gli involucri delle barrette di cioccolato, divorate durante le ore trascorse in casa, come una sorta di “quaderni per gli appunti”, sui quali vengono annotate idee per lavori non ancora realizzati, stralci di conversazione che sembrava importante non dimenticare, frammenti di esercizi di una lezione di francese, disegni...

La mostra di Maynou trasforma gli spazi della galleria letteralmente in un "Self Bazar", in cui si dispiega una presentazione giocosamente disordinata di oggetti quotidiani, trasformati in opere d'arte, che raccontano una storia individuale e collettiva.

 

"E' il 26 luglio e dobbiamo metterci in contatto con Josep. Anche se ci siamo visti pochi giorni fa a Barcellona è sempre una sorpresa scoprire dove si trova. Come previsto, infatti, ora non è più a Barcellona ma a Berlino.

Josep sembra avere il potere magico di essere in posti diversi allo stesso tempo. Si muove costantemente da un posto a un altro, da una città all'altra, da una nazione all'altra, sembra che abbia la capacità di essere onnipresente!

La sua nuova mostra Self Bazar da UNA illustra accuratamente la sua vita nomadica e, come in un bazar, gli oggetti che vi si trovano provengono da luoghi e contesti molto diversi. Capire lo stile di vita di Josep ci permette di leggere attraverso gli oggetti che lo circondano, tutti capaci di divenire opere d'arte e catturare una storia.

Le storie raccolte durante i suoi spostamenti si fondono con altre storie di fantasia e prendono corpo nei suoi tappeti, performance o manifesti di flm non ancora esistenti.

Come Fast Bab Doukkala, film che è parte di questa collezione di opere cinematografiche mai realizzate e che esistono solo nei poster. Maynou coinvolge disegnatori, grafici e amici artisti,  invitandoli a illustrare le sue sceneggiature e far parte del progetto.

Ci sono anche storie che cominciano con un oggetto, come Bat/Boomerang, in mostra in galleria. Una mazza da baseball che si piega leggermente ed entra in simbiosi con il nome del suo marchio “Boomerang”. Qualche giorno fa, Josep ci raccontava che un uomo per strada è rimasto afascinato dalla vista della mazza da baseball che Josep portava nella borsa e tale fascino è stato subito condiviso da amicie vicini.

Questi incontri sporadici, che spesso sfociano in rapporti più profondi e amicizie, giocano un ruolo fondamentale nella pratica dell'artista.

I piatti con i disegni delle ricette preferite delle galleriste di Piacenza, la famiglia dei macinapepe, i posacenere provenienti da Parigi che vanno a comporre una crocifissione, o un ramo di legno contorto (regalo dell'amico Roger) trasformato in un detective fumatore, tutti questi sono gli oggetti che circondano Josep e di-ventano opere d'arte, senza limiti fra la sua vita e la sua pratica artistica.

Viaggiando, spesso in treno o in autobus perchè il viaggio dura più a lungo e succedono più cose, Josep osserva, colleziona storie, le mette insieme e le fa fuire in un modo magico.

Il bazar è un luogo dove si può trovare qualsiasi cosa, Self Bazar di Josep Maynou è un autoritratto, un luogo dove i suoi viaggi, interessi e le persone con cui collabora s'incontrano. E' la sua prima mostra con Marta e Paola di UNA, la presentazione di chi è come artista e come persona."

Bernat & Joana di Bombon

 

Opening: sabato 2 Ottobre 2021 16:00 – 20:00

Mostra: 2 Ottobre 2021 – 8 Gennaio 2022

Orari:martedì - venerdì 16.00 - 19:00 | sabato 10:00 - 13:00 e 16:00 - 19:00+ su appuntamento

 

Josep Maynou (1980, Barcellona) ha studiato Arte all'Università di Barcellona, Porto e alla Middlesex University di Londra. Tra le sue mostre personali si segnalano: This must be the place, L+S Projects, Porto (2020); 13, Idealfrühstück, Parigi (2019); LE LUCKY, HVW8, Berlino (2019); The Return of the Junker.  JM2000, Bombon projects, Barcellona (2019); Populaire,  Lehman&Silva, Porto (2019); Leisure, Bombon Projects, Barcellona (2017); Thing1, Thing2, Broken Dimanche, Berlino (2017); Things: To do, Beverly’s, NYC (2017) or The Ninja from Marrackech, Galerie Suvi Lehtinen, Berlino (2015). Tra le mostre collettive a cui ha partecipato: Parar a la fresca, Fonteta summer space, Bombon Projects in colab with Joan Prats and Nogueras Blanchard Gallery, Fonteta, (2021); RESET, Instruccions per comencar en un nou present, TACA, Maiorca (2021); S.M.S (Shit Must Stop), Bombon Projects, Barcellona (2020); Thundercage, Edition 19, Parigi (2020); THIS MUST BE THE PLACE. a cura di Sofa Lemos, L+S Projects, Porto (2020); Telephone. OGR, Torino (2019); Textus ex Machina.Cu, aqb PROJECT SPACE, Budapest (2919);Hunter of World, Salts, Basilea (2018); Supersimetrica, Matadero, Madrid (2018); How to do things..., Lehmann + Silva, Porto (2017); Alpina huus, Le Commun, Ginevra (2017); A Lovers Discord, Moca, Londra (2016);Warped Miami, GSL Projekt, Miami Basel, Miami (2015) or The inclination of the jungle, Junefrst Gallery, Berlino (2015). Le sue performance più recenti includono: ENSEMBLE, survivre maintenant, Palais de Tokyo, Parigi (2019); TIME, The Institute for Endotic Research, Berlino (2019); Pane Per Poveri, Laatrac, Atene (2017);Making Public Program,  Fundació Tapies, Barcellona (2017) e Material Art fair at Mexico City (2016)

UNA Galleria